Gli Architetti di Zevi al MaXXI
di Lucia Nucci
Professore associato di progettazione urbanistica, Dipartimento di Architettura, Roma Tre
“Gli automobilisti, attratti da lontano dalla tenda,…penetrano nell’interno [e] si rivela ai loro occhi una via dell’architettura pressoché sconosciuta in Italia”
B. Zevi, Cronache di Architettura. 5, Laterza, Bari 1971, art. 517
La sezione architettura del MaXXI, Museo nazionale delle arti del XXI Secolo, insieme alla Fondazione Bruno Zevi Fbz hanno reso omaggio alla figura di Bruno Zevi in occasione del centenario della nascita con un progetto espositivo ed un volume[1]. Entrambi si inseriscono perfettamente nella missiondel Museo attento a stimolare l’osservazione del recente passato ed le pratiche del presente per meglio comprendere ed interpretare le future possibili strade dell’architettura, offrendo un quadro molto ampio di chiavi di lettura e punti di vista.
Il volume con l’omonimo progetto espositivo richiama l’intenso e rigoroso lavoro di ricerca e selezione fatto dai curatori, Ciorra e Cohen, con studiosi esterni ed un team del dipartimento MaXXI architettura sull’enorme materiale di archivio disponibile, ancora da indagare.
Il libro, come alcuni volumi di Zevi, ha una struttura aperta che consente una lettura non sequenziale. Esso è articolato in diciannove contributi specialistici a tema intervallati da sette sezioni in cui lo stesso Zevi, nei suoi scritti, illustra trentotto progetti.
I diciannove contributi specialistici ci offrono dei percorsi tematici sull’ampio raggio critico di azione di Zevi in architettura ed urbanistica, in politica, nell’insegnamento universitario, nella comunicazione. Si ritrova l’importanza del metodo della “critica operativa” praticata da Zevi che interviene nel dibattito sull’architettura per orientarla selezionando alcune architetture come espressione di nuovi orizzonti da perseguire. I saggi restituiscono la sua capacità di intervenire tempestivamente e puntualmente nella storia e controstoria dell’architettura italiana “mettendo a fuoco rinnovate direzioni critiche e metodologiche” (Dulio in Ciorra Cohen, p.56) nel loro formarsi, su questioni, ancora oggi, non risolte. La sua Storia dell’architettura moderna è scritta partecipando, interpretando ed influenzando gli eventi per contribuire “a dare forma alla nostra cultura, architettonica e non solo, a deviarne i flussi e contrastarne i riflussi” (Ciorra in Ciorra Cohen, p. 22). “Una storia da insegnare al tavolo da disegno, insistendo [anche] sull’integrazione tra storia del passato e pratiche del presente” (Ricchi in Ciorra Cohen, p. 103).
Emerge Zevi politico “accreditato a negoziare tra società e sapere tecnico…[e a valorizzare i nuovi] architetti da proporre ai politici ed agli amministratori più sensibili” (Ciorra, 2011 p. 55) per la rinascita democratica del paese. E’ impegnato in prima persona nella ricerca della “terza via per la società italiana” (Ciorra in Ciorra Cohen, p. 25), trasforma l’Istituto Nazionale di Urbanistica (Inu) “in un laboratorio di sviluppo del paese attorno al quale…raccogliere le forze migliori del progressismo italiano” (Ciorra in Ciorra Cohen, p. 25).
Zevi Architetto-Urbanista si impegna nel dibattito urbanistico su temi ad oggi ancora non risolti: “la rielaborazione della legislazione urbanistica; il coordinamento delle numerose leggi approvate dal 1870”, la “pianificazione coordinata tra le diverse istituzioni governative e con l’apporto di una classe di tecnici e studiosi che si candidava a gestire la ricostruzione del paese”, la battaglia “contro la speculazione edilizia, per la pianificazione territoriale,…per l’acquisizione da parte dei comuni di aree fabbricabili per l’edilizia popolare” (Talamona in Ciorra Cohen, p. 84-85), la battaglia per il nuovo piano di Roma con l’avvento del centrosinistra capitolino, il rammarico per l’area romana frammentata come “grande sconfitta culturale dell’urbanistica” e la necessità di un progetto di sviluppo dell’area metropolitana romana (Muntoni in Ciorra Cohen, p.114).
Docente impegnato porta “avanti [nell’università] un’azione di rinnovamento culturale…un laboratorio per la sperimentazione di una disciplina fondata sull’integrazione della ricerca storica con la progettazione” (Tinacci in Ciorra Cohen, p. 127), pratica forme di sperimentazione ed innovazione didattica, ha scoperto e selezionato diverse generazioni di docenti e specialisti, è autore di testi ancora oggi presenti nelle bibliografie dei corsi universitari.
Zevi comunicatore è l’intellettuale che per “integrare l’Architettura in un discorso più ampio, riallineandola alle altre arti” (Ricchi in Ciorra Cohen, p. 101) “pratica con passione tutte le forme della comunicazione e ne inventa continuamente altre. Scrive libri, fonda e dirige associazioni e riviste,…collabora con quotidiani e settimanali generalisti…scrive e conduce trasmissioni radiofoniche…e televisive” (Ciorra in Ciorra Cohen, p. 30).
Le sette sezioni che nel volume si frappongono ai saggi contengono trentotto schede di progetti di architettura ed urbanistica. Ciascuna è composta da una citazione di Zevi accompagnata da immagini: disegni originali, fotografie di autore, plastici, riproduzioni di documenti della FBZ e di archivi nazionali e privati. Le citazioni, tratte dalle sue riviste, argomentano l’originalità e l’interesse dell’opera nel panorama architettonico nazionale ed internazionale. Gli architetti che le hanno progettate e realizzate sono stimati e sostenuti dal critico come gli autori del possibile “cambiamento”, della “nuova architettura italiana”, coerentemente alla “sua concezione organica di democrazia, spazialità e progresso”. La selezione effettuata dai curatori risponde alle diverse fasi “del suo lavoro di selezionatore critico”. Ci sono gli “autori del primo periodo della ricostruzione [BBPR, Quaroni, Ridolfi, Gardella]…quelli della fase in cui…adotta criteri più selettivi [Scarpa, De Carlo, Viganò, De Renzi],…[fino] alle scelte più radicali” [Sacripanti, Pellegrin, Perugini, D’Olivo] (Ciorra in Ciorra Cohen, p. 28-29). Nelle sette sezioni le schede sono organizzate in ordine alfabetico accostando progetti molto diversi. Esse sono “materiali” che, anche alla luce delle chiavi di lettura proposte, chiedono di essere interpretati dal lettore: lo costringono a riflettere, a dialogare e ad argomentare in modo critico il significato dell’opera proposto da Zevi.
In questo modo nel libro l’intreccio tra le chiavi di lettura proposte dagli specialisti e le schede dei progetti pongono al centro il lettore. Chi legge, infatti, pur collocando le valutazioni di Zevi nel loro contesto non può sfuggire dal dare una propria interpretazione sul senso che hanno nel nostro tempo e nel futuro. Si attiva così un procedimento ermeneutico basato sull’interpretazione che permette a ciascuno di confrontarsi con le scelte di Zevi, aprendo un nuovo ciclo di riflessione critica affidata a chi legge.
Note
[1]Fondazione MaXXI, MaXXI Architettura, Fondazione Bruno Zevi, GLI ARCHITETTI DI ZEVI. STORIA E CONTROSTORIA DELL’ARCHITETTURA ITALIANA 1944-2000, mostra a cura di Pippo Ciorra, Jean-Louis Cohen 25 Aprile 2018 – 23 Settembre 2018; Volume Ciorra P. & Cohen J.L. (a cura di) 2018, Gli architetti di Zevi. Storia e controstoria dell’architettura italiana 1944-2000,Quodlibet Recanati, Macerata ISBN 978-88-229-0207-8. http://www.maxxi.art/events/gli-architetti-di-zevi-storia-e-controstoria-dellarchitettura-italiana-1944-2000/; https://www.quodlibet.it/catalogo/autore/1362/bruno-zevi
Bibliografia
Ciorra P. & Cohen J.L. (a cura di) 2018, Gli architetti di Zevi. Storia e controstoria dell’architettura italiana 1944-2000,Quodlibet Recanati, Macerata.
Ciorra P. 2011, Senza architettura. Le ragioni di una crisi, Laterza, Bari.
Link per approfondire
Incontro : La politica delle idee con J.L. Cohen, P. Ciorra, M. Teodori
https://www.youtube.com/watch?v=diSPIKTX-vg
Incontro: Arte e architettura con P. Ciorra, R. Dulio, C. Gamba
https://www.youtube.com/watch?v=TOcm_7k9Hns
Altri video
https://www.youtube.com/watch?v=_5MDrD02P0M
https://www.youtube.com/watch?v=z9x7Vd8wNts
https://www.youtube.com/watch?v=b8Ax2JuUFUs
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Immagini
copertina: Giovanni Michelucci, La chiesa dell’Autostrada del Sole. © Courtesy Archivio Disegni Giovanni Michelucci, Comune di Pistoia.