ISSN 1973-9702

UN PASSO INDIETRO PER ANDARE AVANTI

Un passo indietro per andare avanti: le città e la periferia

 

di Rui Alves

La crisi sanitaria causata del Covid-19 presenta un’opportunità per potenziare modi di vita più eco-friendly, oltre a cambiare il modo di godere gli spazi urbani e di proiettarli. Ma, come in altre situazioni nel passato, le periferie non sono adeguate a ricevere le proposte attuali: proposte che possono ancora essere messe in discussione, in un’ottica di adattamento a tutti gli spazi urbanizzati, anche quelli meno dottate di funzioni, e non solo alle città già consolidate che stiamo cercando di migliorare costantemente. Un incentivo a fare viaggi come una seconda risorsa e non una parte essenziale del quotidiano, che può partire da una pianificazione urbana meno complessa e più completa.

The health crisis caused by Covid-19 presents an opportunity to enhance more eco-friendly ways of living, as well as to change the way urban spaces are enjoyed and projected. However, as in other situations in the past, suburbs are not adequate to receive the current proposals: proposals that can still be questioned with a view to adapting them to all urbanised spaces, even those with fewer functions, and not only to the established cities that we are constantly trying to improve. An incentive to make travel a second resource and not an essential part of everyday life, which can start with less complex and more comprehensive urban planning.

 

Rui Filipe Ferreira Alves è un architetto e ricercatore portoghese, laureato in Architettura alla Facoltà di Architettura di Porto (Faculdade de Arquitectura da Universidade do Porto – FAUP). Ha iniziato, ancora come studente, a lavorare con Rui Braz Afonso, tra gli altri, nel centro di ricerca/studi CEAU-MDT del FAUP, sviluppando diversi studi sui piccoli agglomerati urbani, sulla colonizzazione agricola e la conseguente trasformazione del paesaggio, oltre ad espandere la sua ricerca sugli effetti dell’auto nelle città e nelle società, proseguendo gli studi della sua tesi di laurea magistrale.

Immagine di copertina

Intervista a G. Campos Venuti

La genesi delle periferie bolognesi, il ruolo dei quartieri PEEP e INA-Casa.

Leonardo Tedeschi

 

Sempre di più si parla di periferie al di fuori dell’ambito accademico, sembra che anche il dibattito politico locale e nazionale cominci a familiarizzare con il tema, il che lascia sperare che nei prossimi anni saremo tutti coinvolti in una loro rigenerazione. Nel tentativo di comprendere a fondo l’essenza contemporanea delle periferie, è interessante soffermarsi ad analizzarne la genesi. Questa intervista intende investigare il ruolo giocato dalla “città pubblica” (Di Biagi 2001, p.3) nella definizione delle periferie e più dettagliatamente la strategia intrapresa da G. Campos Venuti, che nel contesto bolognese ha interpretato i PEEP come strumento di ricucitura e governo delle aree interstiziali fra la città consolidata e nuovi poli attrattivi satellitari come i quartieri INA-Casa, sottraendo così ampie aree alla speculazione e garantendo isole qualitative. L’intervista integrale è disponibile al seguente link: https://leonardotedeschi.wordpress.com

Lately in Italy the theme of periphery has been more and more often dealt with also out of the academical field, it also seems that the topic is increasingly interesting the local and national political scene; that makes us hope to be soon all involved in their regeneration. In order to deeply understand the contemporary essence of the Italian suburbs, it is interesting to take into consideration their genesis. The following interview aims at investigating the role played by the “public city” (Di Biagi 2001, p.3) in the definition of the suburbs and especially the strategy played by G. Campos Venuti, who in the contest of Bologna interpreted the PEEP interventions as a tool of government and re-connection between the historical city and the new satellites (attractions), such as the INA-Casa districts.

 

 

Leonardo Tedeschi si è laureato a Novembre 2015 presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Ferrara, con una tesi sulla rigenerazione di quartieri INA-Casa (http://issuu.com/leonardotedeschi6/docs/centrare_il_margine). Attualmente lavora a Berlino presso uno studio attivo nella ricerca urbana e nella progettazione architettonica. Negli ultimi anni trascorsi a Bologna ha preso parte al fenomeno Social Street, riguardo al quale è stato invitato a discutere in diverse conferenze a livello nazionale. Nel Marzo del 2014 avvia InStabile-Community Creative Hub (https://instabileportazza.wordpress.com), un progetto di recupero di un edificio abbandonato della periferia bolognese, seme di urbanità e potenziale fonte di lavoro, cultura e welfare per la periferia urbana.

Leonardo Tedeschi graduated in November 2015 at the Faculty of Architecture of the University of Ferrara with a thesis about the regeneration of INA-Casa districts (http://issuu.com/leonardotedeschi6/docs/centrare_il_margine). Currently he works in Berlin in a studio engaged in the field of urban research and architectural design. During the last years spent in Bologna he got involved in the Social Street phenomenon, on which he’s been invited to talk in several conferences across Italy. On March 2014 he started up InStabile-Community Creative Hub (https://instabileportazza.wordpress.com), a regeneration project of an abandoned building in Bologna’s hinterland, aiming at turning it into an innovative source of job, culture and welfare for the urban suburb.

 

COLLOQUIO INTERNAZIONALE PICS

PUBLIC IDENTITY AND COMMON SPACE

Progetti, programmi, azioni e sguardi per una nuova identità dei paesaggi degli insediamenti residenziali pubblici anni Sessanta-Ottanta.

Tools, designs, actions and gazes for a new landscape identity in the public neighborhoods of the 1960s-’80s.

Convegno promosso dal gruppo di ricerca “Living Urban Scape”, progetto FIRB Università Roma Tre, Dipartimento di Architettura.

Roma, 27 giugno 2013, 9.15-18.00, Dipartimento di Architettura, Ex-Mattatoio.

Tema e obiettivi 
“La qualità della vita degli abitanti delle periferie residenziali costruite in Europa tra gli anni ’60 e ’80 del Novecento ha subito un incrementale e progressivo peggioramento, di cui sono sintomo anche gli episodi di rivolta violenta che negli ultimi anni hanno interessato i distretti periferici di alcune importanti città europee, come Londra, Parigi, Glasgow, Grenoble.
Ciò si registra, in particolare, nei quartieri pubblici, dove si manifestano forme di disagio fisico, sociale ed economico diagnosticabili attraverso diversi sintomi, tra cui la condizione degli spazi aperti. La qualità dello spazio per abitare all’aperto pesa in modo determinante sul modo con cui i quartieri di edilizia pubblica sono percepiti e riconosciuti, all’interno e all’esterno di essi, e il suo degrado è segnale evidente di un più generalizzato malessere: l’inadeguatezza delle componenti spaziali di questi paesaggi ne traduce la crisi dei sottesi valori civici.
L’ipotesi che PICS – Public Identity and Common Space intende verificare è che la qualità dell’abitare nei quartieri di edilizia pubblica sia un importante e urgente tema di riflessione per il progetto della città contemporanea e che il progetto dello spazio aperto possa essere un fertile punto di osservazione operante. La rigenerazione degli spazi aperti può rappresentare il primo passo di una strategia di recupero che integri le componenti fisiche, spaziali, ambientali con quelle sociali e comportamentali, in quanto risorse preziose per la coesione sociale, per costruire comunità più solide e più consapevoli del valore civico del vivere insieme. Gli spazi aperti dei quartieri ERP, spesso situati ai margini peri-urbani o rur-urbani, sono inoltre sede di passaggi osmotici tra paesaggi differenti, tra diverse qualità urbane, tra città e campagna o tra città e ambiti naturali. Sono riserve preziose per la biodiversità e potenziali laboratori di sperimentazione di nuove identità e figuratività.
Obiettivo del colloquio è quello di raccogliere e raccontare situazioni, progetti e procedure utili a orientare progettisti, tecnici, funzionari e abitanti ai fini di migliorare la vivibilità delle periferie residenziali attraverso azioni sugli spazi aperti.”

Sessioni tematiche:
Sguardi
Programmi
Azioni

 

www.livingurbanscape.org/pics.conference.html

PERIPHERIA

Periphéria final conference

Human Smart Cities: from vision to practice

Rome, 29/30 May 2013 in conjunction with Forum PA

Periphèria applies creativity and Future Internet Technologies to address
the sustainability issues of your city. Share your experience, discuss and co-design citizen-driven project ideas to make your city a better place to live and work.

 

 

U3 iQuaderni #01

Roma fra realtà e prospettive.

Rome between reality and perspective.

a cura di S. Ombuen e A.L. Palazzo

S. Ombuen

Strategie_nonstrategie. Un bilancio su Roma / Strategies_non-strategies. An assessment of Rome

M. Tolli

Rilanciare la periferia romana / Regenerating the periphery

A.L. Palazzo & E. Battaglini

Territori sostenibili / Sustainable territories