ISSN 1973-9702

ABITARE NELL’ITALIA URBANA IN CONTRAZIONE

Ricollocare la questione abitativa nei territori urbani in contrazione

di Marco Peverini e Sara Caramaschi

 

La maggior parte dei territori italiani, anche quelli fortemente urbani, si trova ormai in condizioni di persistente contrazione demografica, economica e/o funzionale. Nei territori in svuotamento permangono problematiche abitative rilevanti, che però richiedono diversi sguardi e strategie più adeguate rispetto ai paradigmi (perlopiù quantitativi) della crescita. Al contrario, adeguate strategie di downscaling e rightsizing potrebbero meglio rispondere ai processi di contrazione, migliorando la vita degli abitanti. Partendo da queste ipotesi, il contributo propone una visione “qualitativa” della questione abitativa nei territori urbani in contrazione e, avvalendosi di due casi concreti a Torino e Taranto, propone alcune riflessioni preliminari sul tema. In particolare, emerge come nell’elaborazione di politiche urbane permanga un approccio di attrazione e valorizzazione, che rischia di obliare (quando non aggravare) i problemi e le istanze di chi resta.

 

The majority of Italian territories, even those that are strongly urban, are now in conditions of persistent demographic, economic and/or functional shrinkage. In shrinking territories there are still relevant housing issues, which however require different views and more appropriate strategies than the (rather quantitative) paradigms of growth. On the contrary, appropriate strategies of downscaling and rightsizing could better respond to the processes of shrinkage and improve the life of inhabitants. Starting from these assumptions, the paper advances a “qualitative” view of housing issues in shrinking urban territories and, by briefly recounting two concrete cases in Turin and Taranto, suggests some preliminary reflections. In particular, it emerges how in the elaboration of urban policies persists an approach of attraction and valorization, which risks forgetting (when not worsening) the problems and scarcity of those who remain.

 

Marco Peverini è dottorando di ricerca nel corso di Urban Planning, Design and Policy presso il DAStU del Politecnico di Milano. Si occupa di politiche abitative e urbane, con riferimento all’edilizia sociale, alle cooperative di abitazione e all’housing affordability. Fa parte del gruppo italiano del Collettivo per l’Economia Fondamentale ed è co-coordinatore del gruppo Social Housing: Institutions, Organisation and Governance dell’European Network of Housing Research (E.N.H.R.). Ha scritto su Welforum e Altreconomia.

 

Sara Caramaschi è urbanista e dottore di ricerca in “Paesaggi della Città Contemporanea”. Dal 2019 è assegnista di ricerca presso il Gran Sasso Science Institute, dove insegna nell’ambito del dottorato internazionale “Regional Science and Economic Geography”. Attiva in ricerche nazionali e internazionali, è autrice di saggi in materia di geografia urbana e pianificazione (tra i più recenti U3 – iQuaderni e Planning Theory and Practice). I suoi interessi di ricerca sono riconducibili ai temi patrimonio immobiliare e abitare, temporaneità e spazio pubblico, mutualismo e cittadinanza attiva.

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Il Social Housing a Torino

Il Social Housing come strumento di sviluppo economico e sociale: l’esempio di una residenza di Social Housing nel centro di Torino

Marco Della Rocca

 

L’articolo vuole porre l’attenzione sulle trasformazioni urbane e sociali che hanno subito le città negli ultimi decenni e vuole affrontare il tema del Social Housing, come strumento per rilanciare lo sviluppo economico locale e per risolvere alcuni problemi della società contemporanea. In particolare sarà analizzato l’intervento di Social Housing realizzato nel centro storico di Torino. L’edificio adibito a Social Housing ha interessato un vecchio edificio di metà Ottocento, che è stato ristrutturato secondo i criteri di riconoscibilità e reversibilità del restauro, e rispettando le recenti normative in materia di risparmio energetico.

The article wants to focus on the transformations that cities have experienced in recent decades and to address the issue of Social Housing as a tool to revitalize local economic development and address some of the problems of contemporary society. In particular we will analyze the intervention of Social Housing realized in the historic center of Turin. The building used for Social Housing was an old mid-nineteenth century building, which was restructured according to the criteria of recognizability and reversibility of restoration, in addition to adapting the architectural complex respecting the recent energy saving regulations.

 

Marco Della Rocca, Dottorando presso il Dipartimento di Storia, Architettura e Design del Politecnico di Torino. Consegue il titolo di Laura Magistrale in Architettura, costruzione e città presso il Politecnico di Torino. La sua tesi di dottorato si occupa di architettura civile realizzata a Trento tra il 1815 e il 1918, con uno sguardo particolarmente attento agli ultimi anni del XIX secolo. L’ultimo suo saggio in corso di stampa è: “Le Scuole magistrali: un esempio di politica di potenziamento scolastico in Trentino” in “Archivio Trentino”.

Marco Della Rocca, Ph.D. at the Department of History, Architecture and Design of the Politecnico of Turin. He holds a degree in Architecture, Construction and Town from the Politecnico of Turin. His doctoral thesis deals with the civil architecture realized in Trento between 1815 and 1918, with a particularly attentive look at the last years of the nineteenth century. His latest essay in the press is: “Magistral Schools: An Example of School Enhancement in Trentino” in “Archivio Trentino”.

Geografie dell’abitare contemporaneo

Presentazione del libro di Nausicaa Pezzoni – O barra O edizioni

La città sradicata

Geografie dell’abitare contemporaneo. I migranti mappano Milano

7 novembre 2013, h 18.00. La Triennale di Milano, Viale Alemagna, 6, Sala LAB. Milano.

Nel libro, i migranti, figure emblematiche della contemporaneità, ci conducono a esplorare la condizione urbana attuale: il loro abitare sradicato diviene lo spunto per pensare al progetto di una città che voglia intercettare la domanda di abitabilità del presente; il loro sguardo estraniato diventa l’indizio per scoprire forme di relazione con lo spazio dove il significato attribuito ai diversi luoghi definisce i contorni di un’appartenenza di nuovo genere.

Attraverso 100 mappe di Milano disegnate da altrettanti migranti ‘al primo approdo’ affiora e prende forma la geografia di una città pressoché sconosciuta a chi è residente stabile: una città che include, che attrae, che divide, che mette in relazione o che si fa temere, a seconda dei significati di cui si caricano i suoi spazi nell’osservazione di chi inizia ad abitarli.

(estratto dalla locandina)

Per informazioni: Giordana Vilardi – Ufficio stampa O barra O edizioni , ufficio stampa@obarrao.com, 02 4399 5423

Triennale di Milano