Trasformazioni (peri)urbane nell’area metropolitana di Roma. Riflessioni attorno ai confini urbani
PhD Candidate presso il DAStU, Politecnico di Milano
Si è svolto martedì 4 dicembre 2018, presso il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, il seminario “Effetto città. Riflessioni dall’area metropolitana di Roma”. L’incontro ha presentato i contenuti del “Monitoraggio delle forme periferiche dell’area metropolitana di Roma”, promosso dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie del MiBAC, e sviluppato dal gruppo di ricerca GU|Generazione Urbana. A margine, un intervento di Lorenzo De Vidovich ha illustrato le specificità di due contesti locali “periurbani” a nord del capoluogo romano: Fiano Romano e Capena. Il seminario ha poi lasciato ampio spazio ad una tavola rotonda alimentata dai commenti di quattro ospiti: Matteo Colleoni ed Ota de Leonardis dal dipartimento di Sociologia di Milano-Bicocca, Alessandro Coppola del Gran Sasso Science Institute, e Paola Savoldi, del Politecnico di Milano.
La ricerca, raccolta in quattro dossier, fa parte di un più ampio programma ministeriale finalizzato alla raccolta di informazioni sulle periferie delle aree metropolitane italiane, con l’obiettivo di fornire materiali di ricerca utili ai decisori pubblici per lo sviluppo locale e la riqualificazione. Con una specifica attenzione sulla capitale e il suo intorno, la ricerca ha analizzato e quantificato le dotazioni di tipo culturale, sanitario, sociale e commerciale, con una dettagliata attenzione verso tre specifiche periferie interne al perimetro amministrativo della Capitale: Tor Sapienza, Tufello e Parco Leonardo. Le evidenze empiriche dell’analisi di tipo quantitativo restituiscono trame e caratteristiche degli “effetti città”, attraverso la misurazione delle dotazioni entro uno specifico perimetro urbano facilmente accessibile. L’effetto città si genera così dalla sommatoria delle diverse funzioni e dei servizi presenti entro un determinato luogo, secondo lo schema ricalcato in Fig. 1, che restituisce un contesto metropolitano di eterogenee e disarticolate periferie.
L’osservazione delle dotazioni pubbliche su area vasta solleva nuove questioni non solo per le periferie urbane, ma anche per i territori di frangia che nel corso degli ultimi tre decenni hanno vissuto una trasformazione in senso sub-urbano che ne ha profondamente mutato i caratteri rurali. Gli insediamenti esterni al Grande Raccordo Anulare si trasformano in nuove periferie del “core urbano” romano, introducendo così nuove questioni di governabilità ed infrastrutturazione di “costellazioni suburbane” (cfr. Keil, 2013). Ne sono un esempio gli insediamenti della Valle del Tevere, lungo la via consolare Tiberina, come Fiano Romano e Capena, due comuni che dopo aver vissuto un considerevole incremento demografico[1], si confrontano con un fenomeno di urbanizzazione diffusa cruciale per la governance e la fornitura di servizi di welfare, chiamata anche a individuare nuove soluzioni per rimediare ad errori del passato, come dimostra un contesto fianese[2].
Come affrontare gli effetti città?
Partendo dai contenuti della ricerca ministeriale sull’area metropolitana, e dai focus su Tor Sapienza prima e su Fiano Romano e Capena poi, dalla tavola rotonda sono emerse tre questioni centrali: governabilità, intensità, infrastrutture. I tre elementi riassumono i contenuti della tavola rotonda, che in un ora ha raccolto preziosi contributi da parte dei quattro discussants e di Mario Paris, il cui intervento conclusivo evidenzia l’importanza di specifiche parole chiave – da “specializzazione” a “complessità” – che modificano il modo di osservare territori in mutamento.
Il tema della governabilità sottolinea la forte debolezza degli organi di governo dell’Area metropolitana, che si ripercuote nel debole tessuto sociale del periurbano romano, una identificazione – quest’ultima – molto mobile, connessa alla diversità dei processi insediativi, in particolare a Roma, “la città più americana d’Italia”, sostiene Coppola, dove la dipendenza dall’automobile e la preferenza di soluzioni residenziali che ricordano il suburbano americano, sono due temi centrali.
Il tema dell’intensità riconduce agli effetti multidimensionali delle condizioni periferiche, dove il carattere ibrido delle “nuove periferie metropolitane” implica un ripensamento dei servizi di pubblica utilità, sia come regole e organizzazioni, sia come standard fisici. L’intensità si sostituisce alla densità, in quanto sommatoria degli usi e delle pratiche dell’abitare, dei caratteri quotidiani dei cosiddetti suburbanisms, gli stili di vita nelle zone di frangia con bisogni sempre più “urbanizzati” di dotazioni pubbliche.
In questo senso, un ruolo chiave per la vivibilità delle “vecchie e nuove” periferie romane lo gioca il tema delle infrastrutture. Gli spostamenti casa-lavoro, il pendolarismo in attesa della “cura del ferro” che aumenti la rete ferroviaria nel periurbano romano, la sopracitata urgenza di una ridefinizione dei campi del welfare, riconducono alla necessità di nuove forme di governo per le periferie, laddove la condizione periferica è fortemente mutevole e alcuni bisogni primari, come ad esempio l’acqua, sono in cerca di nuove forme di governance per una distribuzione più adeguata tra le frammentazioni peri-urbane dell’area metropolitana di Roma. Il seminario “Effetto Città” ha cercato di individuare gli elementi chiave attraverso cui il contesto metropolitano di Roma fornisce nuove suggestioni sulla condizione e la questione urbane, contribuendo ad un dibattito che si allarga anche ad altre prospettive, dalla città regione, all’urbanizzazione planetaria.
Note
[1]Dati Atlante Postmetropoli: aumento demografico del 62,8% a Capena e del 64,8% a Fiano Romano; aumento delle abitazioni rispettivamente del 58,33% e 63,85%
[2]Si veda a tal proposito Vazzoler(2017)“Standard urbanistici: due declinazioni”: http://www.urbanisticatre.uniroma3.it/dipsu/?portfolio=standard-urbanistici-due-declinazioni-2
Bibliografia
Keil R. 2013, Suburban Constellations: governance, land and infrastructure in the 21st century, Jovis Verlag, Berlin
Vazzoler N. 2017, Standard urbanistici: due declinazioni, Urbanistica Tre, estratto da http://www.urbanisticatre.uniroma3.it/dipsu/?portfolio=standard-urbanistici-due-declinazioni-2, consultato il 6 Dicembre 2018. ISSN: 1973-9702
Immagini
copertina: Effetto Città (Fonte: DGAAP MiBAC; GU|Generazione Urbana, 2017).
fig.1: Caratteristiche dell’Effetto Città (Fonte: DGAAP MiBAC; GU|Generazione Urbana, 2017).