2014-2015 | ACMA Centro Italiano di Architettura | Via Conte Rosso 34, Milano
Acma Centro Italiano di Architettura lancia il bando di selezione per la partecipazione alla settima edizione italiana al Master in Architettura del Paesaggio del Politecnico di Barcellona (Fondazione UPC) che da più di trent’anni rappresenta uno dei massimi riferimenti della cultura paesaggistica europea. La struttura del master universitario di 2250 ore, di cui 750 frontali, è costituita da workshop di progettazione guidati da docenti selezionati tra gli interpreti delle più rilevanti esperienze internazionali. I temi indagati sono relativi a fenomeni che attraversano il territorio contemporaneo e sono applicati su specifiche aree individuate in accordo con pubbliche amministrazioni. Il titolo del master è riconosciuto dalla IFLA (The International Federation of Landscape Architects) e la frequenza di singoli moduli (cicli di conferenze, incontri, viaggi, seminari, workshop) prevede il rilascio di attestati di partecipazione ai fini del riconoscimento dei crediti formativi professionali. L’esperienza ventennale di ACMA nel campo della sensibilizzazione e formazione sul paesaggio si coniuga ora con l’attività di ricerca del master i cui risultati vengono condivisi su una nuova piattaforma editoriale web paesaggio.it: workshop, tesi del master, conferenze in diretta streaming, videointerviste, contest fotografici, descrizioni di casi studio, e-book su aspetti tecnici e teorici affrontati durante il corso, saggi e progetti dei paesaggisti docenti del master e titolari dei più rilevanti studi internazionali.
La cura del territorio: “Paesaggio come bene comune”
Turismo di massa, attività produttive ed estrattive, agricoltura intensiva portano con sé conseguenze come marginalità, abbandono e degrado dei territori; aspetti questi, che spesso si contrappongono ai concetti di tutela, salvaguardia e manutenzione ritenuti dalle comunità locali fattori di eccessivo vincolo rispetto alle loro aspettative economiche. La cura del territorio diventa, allora, necessaria affinché si consolidi la consapevolezza del paesaggio come “bene comune”.
Workshop Tenez – Vulnerabilità dei territori: valutazione e progetti
Workshop Van Gessel – Paesaggi della ricostruzione. Dalle calamità naturali ai disastri ambientali
Workshop Zahonero – Reti ecologiche. Progettare con la biodiversità in ambito metropolitano
La contrapposizione rigida tra la costruzione edilizia e il “nulla” circostante che ha retto lo sviluppo autocentrato della città moderna tende ad essere superata da una nuova condizione del progetto che relativizza la presenza antropica nei confronti delle altre comunità viventi. Tale visione, avvalorata dalla decrescita delle società occidentali, ha consolidato studi scientifici e apparati normativi a difesa della biodiversità, considerata ormai come un valore connaturato e misurabile dei luoghi, un patrimonio delle collettività locali. Ma rari sono stati finora gli esempi in aree metropolitane densamente popolate di interventi in grado di operare la mediazione tra le legittime esigenze sociali e il potenziamento di tale ricchezza. Aree ad alta naturalità, buffers, corridoi ecologici, aree puntiformi: le reti ecologiche rappresentano oggigiorno uno strumento straordinario per sperimentare metodologie progettuali capaci di integrare diversi ambiti disciplinari per la costruzione del nuovo habitat umano.