L’USO DEL GIARDINO STORICO
Dall’incuria allo sfruttamento
Tiziana Casaburi
A lungo il giardino storico è stato spogliato della veste che gli era stata attribuita nel corso della storia ed è stato dimenticato il valore della pregevole eredità culturale ricevuta, che ha vissuto momenti di totale abbandono o di utilizzo improprio, quale semplice area verde per rispettare gli standard urbanistici imposti dalla normativa. Il fatto che si tratti di spazi aperti non autorizza ad un uso scorretto del bene, e, perché non diventi un abuso, deve essere interpretato proprio come avviene per il patrimonio architettonico. Ormai largamente condivisa è l’esigenza di promuovere azioni di tutela, conservazione e corretta gestione per la sopravvivenza nel tempo di questi beni; ma per salvaguardarne l’integrità simbolico-rappresentativa il restauratore ha anche l’obbligo morale di rivitalizzarla nel rispetto della sua essenza, della sua origine e delle sue particolarità, che non devono essere a servizio del bieco sfruttamento della collettività ma quale risorsa storico-culturale.
For a long period of time the historical garden has been deprived of the image attributed to it throughout the history, and the value of the remarkable cultural heritage has been forgotten. It has experienced periods of total negligence or inappropriate use in order to meet the urban standards required by the law , as for example in case of it’s green area. The fact that the area is an open space does not authorize anyone to use it in an improper way, and in order to prevent it from becoming an abuse, it must be interpreted just as if it was an architectural heritage. Nowadays the need to promote the initiatives for the safeguarding, conservation and proper management of these goods is widely supported in order to assure their survival over the time. In order to safeguard the symbolic and representative integrity of the cultural goods, the restorer has also a moral obligation to revitalize them in accordance with their essence, origins and peculiarities , which should not be in the service of the collective sinister exploitation but a historical and cultural resource.
Tiziana Casaburi, Dottoranda presso il Dipartimento di Architettura Roma Tre, consegue il titolo di Specialista in storia, conservazione e valorizzazione dei Beni Culturali presso il Politecnico di Torino, dopo aver ottenuto la Laurea Specialistica in Architettura-Restauro presso l’Università Roma Tre. Ha avuto diverse esperienze nel campo dei Beni Culturali, fra cui, per la Direzione Lavori Metro C, ha seguito le fasi di scavo archeologico e gli interventi di salvaguardia sul patrimonio storico-archeologico, e per il Comune di Concordia sulla Secchia (MO), supporto tecnico per gli interventi di risanamento sugli edifici storici colpiti dal sisma del 2012.