ISSN 1973-9702

I Tempi di San Lorenzo. Cronotopia di un quartiere

 

 

 

 

6-13 giugno 2014| Cinema Palazzo | Piazza dei Sanniti 9/A, Roma

Negli ultimi decenni, il quartiere San Lorenzo a Roma ha subito enormi trasformazioni. Quartiere popolare e operaio dell’inizio del XX secolo, ed emblema della Resistenza romana, dalla fine degli anni Sessanta diventa il luogo d’importanti attività politiche e culturali condotte da studenti e lavoratori, collettivi della sinistra extraparlamentare e femministi, partiti politici, gruppi e atelier di artisti. Accanto alla città universitaria de La Sapienza, nel tempo diventa anche un quartiere universitario. Inoltre, tra gli abitanti, nascono associazioni di volontariato, cooperative sociali ed esperienze di autogestione di spazi e servizi.
Oggi San Lorenzo è ancora un quartiere di studenti, artigiani e artisti; di gruppi sociali e politici, ma anche di abitanti storici, spesso infastiditi dalle trasformazioni recenti e in corso. Rispetto a una coabitazione che diventa sempre più difficile nel quartiere, nel 2013 dei comitati territoriali, associazioni, spazi occupati e collettivi politici, studenti e abitanti, hanno deciso di condividere competenze, risorse e luoghi per poter comprendere le trasformazioni del quartiere in corso e poter intervenire. È nata così la «Libera Repubblica di San Lorenzo». Diverse azioni e occupazioni hanno ritmato la storia di questo movimento che prova a opporsi alla gentrification violenta del quartiere. Al suo interno sono nati alcuni circoli, tra cui uno dedicato all’urbanistica, alla speculazione immobiliare e al diritto all’abitare che sta lavorando alla redazione di un contributo degli abitanti alla definizione del progetto urbano San Lorenzo di Roma Capitale.
Il Laboratorio Architecture Anthropologie accoglie l’invito che la Libera Repubblica di San Lorenzo gli fa di riflettere insieme sulle dinamiche del quartiere e propone di trasformare questo momento di riflessione in un workshop con gli studenti del post-master ricerca (DPEA) e del primo anno di dottorato per esplorare come diverse temporalità, reali o immaginarie, sono all’opera nel quartiere San Lorenzo.
Nel progetto scientifico del Laboratorio Architecture Anthropologie, la trasformazione della città è un oggetto privilegiato di indagine, da comprendere attraverso degli strumenti e approcci pertinenti. In questo contesto, e dopo diversi anni di riflessioni e ricerche, è considerato utile e necessario un lavoro (teorico e empirico) sulla dimensione temporale della città contemporanea e sulle forme che «concretizzano» i tempi. L’ipotesi formulata è che l’esperienza dell’abitare sia tale tanto dal punto di vista spaziale che temporale. In questo senso, la città costituisce – attraverso i segni, le permanenze, i progetti che anticipano e prefigurano l’avvenire – uno spazio d’esperienza temporale dal punto di vista simbolico, funzionale e sensibile. La città può essere quindi interpretata come uno spazio-tempo in comune che, nella sua forma, s’iscrive in una articolazione complessa di differenti modi di abitare e coabitare.
La comprensione delle interrelazioni spazio-temporali della città contemporanea, delle eventuali astuzie degli abitanti che le rendono abitabili e coabitabili; i saperi e saper fare di gestione di spazi comuni, o ad uso alternato, e le possibilità che questi offrono in termini di intensità e economia delle risorse; le forme di conflitto tra la città che dorme, la città che si diverte e quella che lavora; le migrazioni stagionali degli abitanti residenti e temporanei, sono alcuni dei temi da esplorare incrociando necessariamente differenti sguardi e modi d’osservazione dello spazio abitato. Non è lo stesso luogo che si vive di giorno o di notte, d’estate o d’inverno; non è neppure la stessa esperienza che si vive quando si attraversa, si gironzola, si passeggia; quando si lavora o quando si abita quotidianamente e da tempo in un luogo. Le esperienze di ricerca del Laboratorio Architecture Anthropologie mostrano l’esistenza di differenti durate e di situazioni specifiche proprie a ogni luogo, che diventa necessario identificare per poter apprezzare le singolarità spazio-temporali che le caratterizzano a un momento dato.
Si tratta evidentemente anche di una questione pratica, nella misura in cui una migliore conoscenza delle caratteristiche e possibilità di un luogo apre delle opportunità di progetto e d’innovazione legate non solo al cambiamento stesso dello sguardo, ma anche alla pertinenza di uno sguardo da costruire e coltivare.
Proponiamo quindi di contribuire alla riflessione sul Progetto urbano iniziata dalla Libera Repubblica di San Lorenzo lavorando attorno ai tempi che regolano il quartiere, comprendendone in maniera approfondita le logiche, le intersezioni, le possibili interrelazioni, ma anche gli immaginari legati agli usi temporali dello spazio e alla loro reale messa in opera. Particolare attenzione sarà posta a come l’esperienza del tempo dà forma ad un quartiere in cui alcune modalità di trasformazione urbana sono messe in crisi dagli usi e dalle pratiche iscritte in temporalità differenti.

Per maggiori informazioni si rimanda al programma.